lunedì 27 ottobre 2014

La recensione di NOBLE GASES di DECKARD su Distorsioni (miglior sito indie blog del 2014)

Deckard

NOBLE GASES


deckard Noble GasesSei tracce con altrettanti nomi di gas nobili: questa la struttura di “Noble Gases”, concept-album realizzato interamente da Giuseppe Massara, in arte Deckard (come il cacciatore di androidi di “Blade Runner”). L’alchimista elettronico in questione dimostra in questi brani le sue eccellenti doti di sound-designer, estrapolando dal suo arsenale tecnologico timbri robusti, ben delineati, corposi, soddisfacenti per l’orecchio. Si sentono bassi vibranti, lead ricchi di sfumature, tappeti cangianti. La componente ritmica è spesso in primo piano, i loop sono ossessivi, ma non c’è dance commerciale nella proposta di Deckard. Al contrario, le tre costanti di ogni singola traccia – armonia, melodia, ritmo – diventano ciascuna territorio a sé stante di ricerca e sperimentazione. Nel momento in cui i brani sembrano addolcirsi i suoni si trasformano improvvisamente in qualcosa di spigoloso, di tagliente, con rari accenni di rumorismo qua e là, mentre talvolta fa capolino persino un fruscio vinilico che offre il suo tocco “vintage”.

deckardIl contributo dei tre ospiti presenti, Alberto Fiori al piano elettrico Wurlitzer, Francesco Guerri al violoncello e la cantante argentina Carolina Pintos, è francamente non decisivo: anche questi tre elementi diventano infatti creta nelle mani di Massara che con il suo sapiente lavoro di taglia-e-cuci ne plasma gli interventi, li piega al suo servizio, adattandoli a un progetto che ha evidentemente ben chiaro in mente. E nel disegno di Deckard la mente, la mano, la macchina diventano un solo strumento: il risultato di questa riuscita coesione di intenti e di sonorità è un album prodotto in modo sopraffino, ipnotico e avvolgente nelle sue trame tra ambient, accordi staccati e asciutti da house-music, drones presenti e ricercatezze lo-fi che fanno capolino a sorpresa. La durata dell’opera è di circa mezz’ora, ma più che il minutaggio conta il risultato, che per un lasso di tempo indefinito vi proietterà in un vero e proprio universo parallelo.

Alberto Sgarlato
Uscita: 31 maggio 2014  

giovedì 18 settembre 2014

A new video by Deckard




L'agire dell'uomo condizionato dagli elementi naturali, senza dei quali non v'è azione. L'attesa del momento giusto, l'ok dato dal concatenarsi dei fattori naturali, l'essere in simbiosi con essi. Il rispetto delle regole e dei tempi. Il superamento dei propri limiti. 
Le riprese sono state realizzate nell'arco temporale che va da marzo ad agosto 2014 e sono una testimonianza delle attività di Kitesurfing che si svolgono presso il litorale di levante a Barletta. In questi mesi, ho girato le immagini, ho frequentato i Kiters cercando di carpire le sfumature della loro passione, recandomi presso i loro lidi numerose volte nelle più svariate condizioni climatiche. 
E' nelle lunghe attese della direzione giusta del vento e della sua ideale intensità, nel patire il freddo del mare d'inverno o il caldo soffocante d'agosto, nella cura maniacale delle attrezzature, nella fatale attrazione verso il mare che li distoglie dal lavoro e dalla vita privata, che ho percepito il valore che i Kiters dedicano al loro sport. 
A guardar bene si scorge un'energia ancestrale, quando l'uomo è solo con la natura ed i suoi sistemi perfetti diventando parte di un insieme in equilibrio.

Deckard

giovedì 17 luglio 2014

New Video Clip 3D Deckard/Imhoff‏













New VIDEO CLIP 3D Motion Graphics
DEPECHE MODE - Miles Away/The Truth Is 
REMIX By Deckard
VIDEO By Igor Imhoff
Subtitle: RACHAEL
Label: T.a. Rock Records – Electronic Music Department

Il video "Rachael" è stato realizzato da due artisti digitali italiani-pugliesi: Igor Imhoff artista visuale e Deckard (aka Beppe Massara) musicista elettronico/producer.
Si tratta di uno studio di tecniche sperimentali di motion graphics 3D ed è ispirato dall'androide femmina del film Blade Runner.

Il Clip è un nuovo concept audio-visivo per la caratterizzazione di personaggi cyberpunk protagonisti di storie fantastiche e futuriste come nelle narrative di William Gibson e di Philip K. Dick in cui high tech e pop underground si sovrappongono e si ibridano.

La colonna sonora del video clip è un remix elaborato da Deckard utilizzando solo la voce originale diDave Gahan estratta dal brano "Miles Away/ The Truth Is" dei Depeche Mode. I due artisti sono stati fortemente ispirati dal titolo del brano originale "Miles Away: lontanissimo", che descrive perfettamente il viaggio che l'uomo sta compiendo lontano da se stesso e dalla sua natura, proiettandosi in un futuro cyber in cui non riuscirà a prescindere dall'integrazione tra uomo e macchina, dalla bio meccanica, dalla robotica e dalla cibernetica.
La collaborazione tra i due artisti continua e si sta evolvendo in un nuovo concept video clip, video installazioni e video arte.

please, watch the video on youtube:

THE REST SIDE - THE ROUGH CORE OF THINGS RIPUBBLICATO IN DIGITALE per T.A. ROCK RECORDS

One of the best albums from our catalog is republished. 
THE REST SIDE - THE ROUGH CORE OF THINGS
Artist: The Rest Side
Title: The Rough Core Of Things
Catalogue: T.A. Rock 004 - Giugno 2011
Release: Album Cd
Sound: Post Rock
Available On Cd (€ 10,00 shipping not included)
itunes
amazon
spotify

venerdì 30 maggio 2014

Il 31 maggio esce "Noble Gases" il nuovo EP di Deckard.

New Release
Title: Noble Gases
Artist: Deckard

Label: T.a. Rock Records – Electronic Music Department



Il 31 maggio esce "Noble Gases" il nuovo EP di Deckard.

DISPONIBILE IN TUTTI I DIGITAL STORE

DESCRIZIONE:
Il titolo di questo concept EP in oggetto è “Noble Gases”, contiene 6 brani (Helium, Neon, Argon, Krypton, Xenon e Radon) della durata complessiva di circa 30 minuti interamente composti, arrangiati, e prodotti da Deckard “aka” Beppe Massara.
Uscirà in distribuzione digitale in tutto il mondo il 31 maggio '14 per la Label “T.a. Rock Records” che con questa uscita inaugura il nuovo indirizzo elettronico che affianca quello già consolidato legato alle sonorità Alternative Rock.
I brani sono stati tutti composti tra gennaio e febbraio 2014 con una rinnovata semplicità stilistica rispetto alle tracce contenute nel primo album del 2010 “Bit Bullets” e rappresentano una nuova ricerca sonora che rielabora i classici dell'elettronica europea degli anni '80 e '90 da cui Deckard è sempre stato fortemente ispirato.
Le 6 tracce “gassose” sono eterogenee e diverse tra loro pur seguendo un filo conduttore ed una ispirazione comune: la stabilità della struttura elettronica, come nei gas nobili, è centrale nella visione di questo nuovo EP.
Generando un insolito connubio, la musica di Deckard, evoca atmosfere letterarie cyber punk e visioni filmiche noir futuriste.
I featurings di Alberto Fiori (Berlino) – Wurlitzer, Francesco Guerri (Bologna) – Violoncello, e Carolina Pintos (Buenos Aires) – Voci, caratterizzano con suoni “veri” le composizioni elettroniche di Helium, Neon e Krypton. Gli elementi vocali e acustici introdotti nei brani sembrano rivendicare il loro spazio di “umanità” tra i multi strati strumentali e “virtuali” dei synth analogici, dei glitches e dei campionamenti ricamati con cura minuziosa su semplici strutture simili a quelle delle canzoni rock, rivelando da parte del compositore un approccio più immediato ed istintivo rispetto alla sperimentazione che ha segnato i lavori precedenti.
I suoni diventano grossi, sporchi e distorti generando substrati granitici su cui scolpire temi che inseguono suggestioni boreali e stimolano l'immaginario a percorsi introspettivi e a viaggi notturni senza meta.

lunedì 12 maggio 2014

STIAMO LAVORANDO AL DISCO DI A Violet Pine
WE ARE WORKING FOR THE NEW ALBUM BY "A VIOLET PINE"
 

venerdì 2 maggio 2014

I nostri RAINBOW BRIDGE in una imperdibile Kermesse tributo al grande JIMI

JIMI HENDRIX LIVE 3 Bologna

6 e 7 settembre 2014, due giorni concerti dedicati al nostro caro Jimi.
Quest'anno l'evento è stato organizzato nell'ambito di Blues A Balues, manifestazione inserita nel cartellone di Bologna Estate-BE' sotto il patricinio dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Bologna, con il supporto del Quartiere San Donato, tutto ciò grazie alla volontà e alla fraterna amicizia dell'Associazione SERENA 80 che ci ospita e ci supporta nuovamente.
Grazie a Gino Selva e Andrea Zaffagnini.

SABATO 6 SETTEMBRE ORE 20,00

RAINBOW BRIDGE
VINCE PASTANO
STAN SKIBBY

DOMENICA 7 SETTEMBRE ORE 19,30

GIPSY RAINBOW
MAURO PATELLI e GIO MARINELLI EXP
GIORGIO CAVALLI MR.BLUE EXPERIENCE
FULVIO FELICIANO PLAYS HENDRIX


martedì 29 aprile 2014

TAROCK RECORDS New Release!!


New Release
Title: Noble Gases
Artist: Deckard
Label: T.a. Rock Records – Electronic Music Department



NEW RELEASE IS OUT
Exlusuvely via Noisey/Vice magazine on line
For one month only (Until 31st May), to celebrate the launch of "Noble Gases", all Deckard's new EP tracks at Soundcloud are free download
Please, follow this link:
"Noble Gases" is a concept EP, it contains 6 tracks (Helium, Neon, Argon, Krypton, Xenon, Radon) 30 minutes of electronic music composed, arranged and produced by Deckard "aka" Beppe Massara.
The official release will be out on 31st may (world wide digital distribution) on T.a. Rock Records, with this new production the small independent label opens a new department of electronic music which will accompany the alternative rock Dept.
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Helium, Neon, Argon, Krypton, Xenon and Radon make up the new EP concept by electronic musician, producer and sound designer Beppe Massara, aka "Deckard".
The songs were all composed between January and February 2014 with a renewed stylistic simplicity compared to the tracks on the first album of 2010 "Bit Bullets" and represent a new sound research that reworks the classic European electronics sound of the 80’s and 90’s which has always greatly inspired Deckard.
The 6 tracks "Gaseous" are heterogeneous and different from each other while following a common thread and inspiration: the stability of the electronic structure, as in the noble gases, is central to the vision of this new EP.
By creating an unusual blend, Deckard’s music evokes a cyberpunk literary atmosphere and cinematic noir futurist visions .
The tracks featuring Alberto Fiori (Berlin) - Wurlitzer, Francesco Guerri (Bologna) - Cello, and Carolina Pintos (Buenos Aires) - Voices, characterise the "real sounds" of the electronic compositions of Helium, Neon and Krypton. The vocal and acoustic elements introduced in the songs seem to claim their space in "Humanity" among the multi -layer instrumental and virtual analog synths, glitches and sampling. These elements are meticulously embroidered on simple structures similar to those of rock songs, revealing by the composer a more immediate and instinctive respect to experimentation that marked the previous work.
The sounds become big, dirty and distorted, generating granitic substrates on which to sculpt themes chasing boreal suggestions and stimulate the imagination to introspective paths and night travel aimlessly.



T.a. Rock Records
Associazione Culturale Tarock, Via Malcangi 147 - cap 76125 Trani, Italy

venerdì 21 marzo 2014

DECKARD'S new EP COMING OUT on April '14


La Recensione di Inert su Ithink Magazine

Recensione: INERT PROJECT - HeartburnPDFStampaEmail
Domenica 09 Marzo 2014 09:25
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Il disco d'esordio degli Inert Project nasce nel bel mezzo di strane triangolazioni geografiche tra Toscana, New York e Puglia. L'ensemble, che gravita intorno al duo composto da Raffaele Cileo e Alessio Lottero, dà vita a un lavoro che sembra impostato, non solo geograficamente, su una sorta di baricentro a geometria variabile che rende i 45 minuti di Heartburn una lunga e godibilissima jam-session ispirata dalle colonne sonore dei film di exploitation.
Un calderone sfaccettato e ad alta densità in cui a farla da padrone è spesso l'elemento tipicamente black rifiltrato alla luce delle più disparate esperienze elettroniche degli ultimi decenni, tra Jaga Jazzist e Badbadnotgooddiciamo, con funk e jazz che vanno a collidere di volta in volta con le intuizioni più diverse, che siano scampoli di southern rock (Bad Strings), palpitazioni industrial (Land Of Liars, Thieves And Bitches) o languori trip-hop (Japanese Whale).
Operazione rischiosa sulla carta, che i nostri affrontano lanciandosi a rotta di collo con un dinamismo e una foga fuori dal comune. Non c'è mai uno spazio vuoto, una pausa, che il gruppo non riesce a riempire con qualche fantasioso spunto, e su una sezione ritmica sempre ben presente, fraseggi di sax, gorgoglii di basso e programming si rincorrono senza soluzione di continuità dando corpo e sostanza a una materia magmatica e caleidoscopica.
Un lavoro fresco e coinvolgente, che nei momenti migliori sembra ricordare un Nils Petter Molvær dopo un'overdose di Shaft in tv (non il remake), e prendete la cosa come una menzione d'onore per la sezione fiati, o dei Red Snapperpiù jazzosi e organici.
Certo, qualche volta tutto il bailamme gira pericolosamente a vuoto, e qualche limatura qui e lì non farebbe male, ma tutto sommato abbiamo a che fare con un ottimo e interessantissimo debutto.


FRANCESCO CAPUTO

venerdì 14 febbraio 2014

Inert Project - Heartburn

Artist: Inert Project
Title: Heartburn
Catalogue: T.A. Rock 008 - maggio 2013
Release: Only Digital.
Sound: Noise Funk and Dirty Blues (crime movies soundtrack)


INGLESE

The project INERT was started by Raffaele Cileo (electronics) and Alessio Lottero (guitars), almost seven thousand kilometers apart, between Pontassieve, in the province of Florence, and New York, the cities in which both artists lived.
Alessio was originally from Genova but lived in New York. Every summer, he had the opportunity to spend his holidays in Tuscany where his relatives lived. Here he met Raffaele who lived and worked in Pontassieve and the two shared a great passion for the soundtracks of noir and crime movies.
They immediately began to improvise and record the first sessions
and so out of curiosity and a little experimentation, the first home-made demos were created that already represented the embryo of ‘Heartburn’.
However, the summer holidays didn’t last long and work on the songs needed to go onto the web with an intensive exchange of files that would better define the arrangements.
Raffaele, after many years of absence, returned to his region of origin, Puglia, for his holidays, and it was precisely here in Trani in the summer of 2012, after nearly 20 years, that he bumped into his old friend and producer Beppe Massara, also A & R at Tarock Records, to whom he gave a demo tape with 15 tracks.
Beppe liked the work immediately and decided to produce an entire album, entrusting the rhythm sections, originally electronic, to musicians such as Constantine Massaro from Trani,
Paolo Ormas from Barletta and Francesco " Frums " Dettole from Andria, all of whom had been collaborators with Tarock Records for some time.
All of the acoustic drums from the Album were recorded at LaVilla 24/7 Studios and the wind instruments sections were entrusted to Marco Nicolini, saxophonist in Bogliasco (Genova).
Because of the distance, the internet became the only way to carry out the production of the album and a long year of work was punctuated by occasional meetings at agreed times via Skype in order to define the structures of the songs that would later be mixed by Beppe Massara between May and August 2013.
The release date is set for 30th September 2013 by Tarock Records
All the tracks are instrumental, the sound is a mix of noise rock, industrial, funk and dirty blues, a total crossover inspired by the 90's sound and the atmosphere of the crime movies. Noir climax gives way to massive rhythmic and percussive grooves, fragmented low-fi beats become lost in deep guitar textures as well as complex and straight drum structures, blue note melodies alternate with distortion and wah wah riffs creating epic and intense moments that lead the way to ethereal harmonies.
The music in "Heartburn" is a sonic journey through memories and past images which in turn becomes the original soundtrack of atmospheres and stories yet to be told.

ITALIANO

Il progetto INERT nasce dall'incontro di Raffaele Cileo (electronics) e Alessio Lottero (guitars), quasi settemila chilometri  separano Pontassieve, in provincia di Firenze, da New York, le città in cui vivono i due  artisti.
Alessio è originario di Genova, vive a New York, ma ogni estate ha occasione di trascorrere le vacanze in Toscana dove abitano i suoi parenti, qui incontrerà Raffaele che vive e lavora a Pontassieve, i due condividono la grande passione per le colonne sonore di film polizieschi e noir.
Iniziano subito ad improvvisare ed a registrare le prime sessions e così un po' per gioco un po' per curiosità nascono i primi home-made demo che già rappresenteranno l'embrione di “Heartburn”.
Ma le ferie estive durano poco e il lavoro sui brani deve proseguire via web con un intenso scambio di files che andranno a definire meglio gli arrangiamenti.
Raffaele dopo molti anni di assenza, torna per le ferie in Puglia la sua regione d'origine ed è qui, precisamente a Trani, che nell'estate del 2012, dopo quasi 20 anni re-incontra per caso Beppe Massara, suo vecchissimo amico nonché Producer e A & R della Tarock Records, a cui darà un demo-tape con 15 tracce.
A Beppe il lavoro piace subito e decide così di produrre l'intero album degli “Inert”, affidando le sezioni ritmiche, originariamente elettroniche, a musicisti pugliesi come Costantino Massaro di Trani, Paolo Ormas di Barletta e Francesco “Frums” Dettole di Andria già da tempo collaboratori della Tarock Records.
Negli studi “LaVilla 24/7” vengono registrate tutte le batterie acustiche del disco, mentre le sezioni fiati sono affidate a Marco Nicolini, sassofonista di Bogliasco.
A causa della distanza, internet diventa così unico mezzo per portare a termine la produzione del disco e un lungo anno di lavoro viene scandito da riunioni via skype ad orari convenuti di volta in volta per definire le strutture dei brani che saranno mixati tra maggio e agosto da Beppe Massara.
L'uscita viene fissata per il 30 settembre 2013 su Tarock Records.
I brani sono tutti strumentali e il sound è un mix di noise, industrial, funk e blues ispirato alle sonorità crossover degli anni 90 e alle colonne sonore dei films polizieschi. Le atmosfere noir lasciano il passo ad impennate ritmiche di groove percussivi, suoni frammentati low fi si perdono tra trame chitarristiche complesse e batterie picchiate; melodie blue note si alternano a distorsioni ingolfate e riff wah wah anni 70 creando momenti epici ed intensi che lasciano poi il passo ad armonie più eteree.
La musica in “Heartburn” è un viaggio fra ricordi sonori e immagini passate che diventa a sua volta originale colonna sonora di atmosfere e storie future.

Produced, mixed and mastered by Beppe Massara @ LaVilla 24/7 Recording Studio (Trani, Italy)

INERT project are:
Raffaele Cileo - electronics and programming;
Alessio Lottero - guitars, bass, dobro, arrangements;

guest musicians:

Francesco “Frums” Dettole – drums on “Police Radio”, “The Henchman”, “Japanese Whale”, “Smokey”, “Land Of Liars, Thieves and Bitches”;

Paolo Ormas – drums on “Wolf At Vespers”, “Bad Strings”, “Call The Coroner”;

Costantino Massaro – drums on “White Coffin Blues”

Marco Nicolini – sax, brass on “Police Radio”, “The Henchman”, “Smokey”, “Bad Strings”.



Additional programming by Beppe Massara.



Se Hegel avesse ascoltato questo disco avrebbe affermato che gli Inert sono riusciti a tradurre in chiave sonora il concetto di “Aufheben”, ossia del “togliere e conservare”. La loro musica è, infatti, una perfetta struttura dialettica dove i differenti elementi, dal jazz al funk, dal rock al blues, dall’indrustial al pop, si rovesciano l’uno nell’altro senza mai annullarsi, giungendo così a superarsi nella conservazione, negandosi e al tempo stesso preservandosi nella propria differenza. Un’unita sonora che si fa attraverso la molteplicità degli stili da cui è alimentata, ognuno dei quali trapassa nell’altro in una fusione tellurica e caleidoscopica.

Rockit
Gli Inert Project sono ottimi musicisti ai quali piace parecchio sperimentare, anche entrando nel campo dell’elettronica e dell’industrial.

Roba Da Rocker
Durante l’ascolto possiamo ricreare, chiudendo gli occhi, gli scenari dell’ispettore Callaghan e discendenti, possiamo vedere le stradine di Brooklyn e l’Hudson avvolto dalla nebbia. Quindi ci si rivolge solo agli amanti del genere? Ad appassionati cineasti? Per niente, chiunque può godersi un’oretta di musica orecchiabile e godibile, un azzeccato mix di jazz, funk, post-rock, dai toni freschi a quelli più acidi e tirati. Non sarà tempo sprecato.

Musiche Culture
Il progetto degli Inert si ispira alle colonne sonore e, tra le atmosfere immaginarie e tipiche dei film “noir”degli anni ‘70 - create da ritagli di jazz -e i suoni frammentari, il loop e il low fi, Heartburn diventa un disco che ama il crossover. Energico e slanciato grazie alle percussioni acustiche, dissemina suoni elettronici per creare un piacevole contrasto con le melodie, suonate da tastiere e chitarre elettriche.

La Caduta
Ciò non toglie che, se cercate atmosfere di questo tipo, potreste trovare Heartburn un album d’esordio da leccarsi i baffi.

KD Cobain
“Heartburm” è semplicemente un disco esplosivo.

Raw And Wild
“Heartburn” è un disco riuscitissimo, molto ambizioso il cui compito di comunicare è affidato solo alla musica e alle atmosfere ricreate, senza l’uso di parole che sarebbero risultate superflue.

Impatto Sonoro
“Heartburn”, perfetta colonna sonora per i polizieschi americani, quelli con lo sbirro cazzuto e tendenzialmente figo, non uno stinco di santo ma sotto sotto dotato di cuore ed accessori.

Metallized
Immaginatevi di essere all’interno di un poliziesco degli anni 70, un Callaghan o magari Chips e, perché no, anche Starsky & Hutch; metteteli con una venatura noir al loro interno e otterrete perfettamente la colonna sonora di questi ultimi.

Rockambula
Non c’è storia, Heartburn di Inert Project è un lungo e appassionato amplesso con il cinema poliziesco degli anni 70...
E intanto, mentre ascolto, non posso far a meno di immaginare impostori, ladri e puttane inseguiti dalla polizia. Ma la polizia non ce la fa.

Melodicamente
Heartburn è un gran disco d’atmosfera per un progetto decisamente interessante.

martedì 11 febbraio 2014

Rainbow Bridge - James & The Devil

Artist: Rainbow Bridge
Title: James And The Devil
Catalogue: T.A. Rock 006 - Giugno 2011
Release: Album Cd Limited Edition, Digital























https://www.facebook.com/rainbowbridgemusic

James & The Devil "Cd"

Produced and arranged by Rainbow Bridge
Recorded and mixed at LaVilla24 studio by Giuseppe Massara

Giuseppe "Jimi Ray" Piazzolla - vocals, guitars

Alessio Campanozzi - double bass
Paolo Ormas - drums, percussion

INGLESE


A fresh, highly original project. A brand new way in revisiting the most famous songs from the Guitar God.
A wall-of-sound between acoustic blues and electric psychedelia. Jimi Hendrix tribute by Rainbow Bridge sounds revolutionary and emotionally intense at a time.
The three member band explores the deep soul roots that inspired the Maestro and produces a result very hard to be labeled. 70's psychedelia blends in sonorities at once mellow and sharp. The ten tracks album contains ethnic, classic, stoner, desert rock, blues and folk sonorities. The Trio lets it all spontaneously coming out during the studio recordings sessions. “James and the Devil” it's an album raw and true and the live show meets all the expectations.

ITALIANO


Un nuovo progetto straordinariamente originale, un modo del tutto inedito di rivisitare i grandi classici del Dio della chitarra, un “wall of sound” tra blues unplugged e psichedelia elettrica. Il tributo a Jimi Hendrix dei  “Rainbow Bridge” è rivoluzionario ed emotivamente intenso, il trio scava nell'anima più profonda delle radici che hanno influenzato il grande maestro ed il risultato va al di là di ogni etichetta.
La psichedelia degli anni 70 si fonde con sonorità a volte morbide a volte taglienti ed i brani si tingono di influenze etniche, classiche, stoner, desert rock, blues e folk.
Il Trio lascia che tutto ciò venga fuori liberamente dalle improvvisazioni durante le registrazioni in studio, “James And The Devil” è un disco “sporco e vero” ed il Live Show ne rispecchia tutte le caratteristiche.
La webzine Statunitense dedicata alla psichedelia Sodashop.com li ha definiti “a fucking cool tribute”, il portale tedesco Hendrix-fans.de dedicato alle band che si rifanno al mito mancino, descrive i "Rainbow Bridge" come una band in grado di rielaborare in modo assolutamente originale il repertorio del leggendario chitarrista, rivoltando da cima a fondo i brani in un mix potente di psichedelia distorta e graffianti improvvisazioni acustiche. 


Rockit.itChe cosa rende un disco di cover una piacevole eccezione?Sicuramente non la scelta dei brani, canonici e non ricercati, ma l’approccio personale, l’amalgama sonora, le atmosfere contrastanti e le innovazioni apportate in punta di piedi senza esagerare. Il trio utilizza il contrabbasso e questo ci regala momenti di archetto polverosi e vibranti....le tentazioni acide della scuola psichedelica più old school si accoppiano a virate completamente acustiche dal vissuto unplugged con una forte connotazione live.
Questa è una delle caratteristiche preponderanti del trio: il disco è interamente registrato in presa diretta generando un reale wall of sound che trasuda vitalità in ogni segmento. 

Rockgarage.it: Rainbow Bridge, power trio da Barletta, rende omaggio al Dio della chitarra elettrica. Un omaggio sincero, appassionato. Non una rilettura statica delle partiture originali, ma un aggiornamento alle nuove correnti musicali. Ecco che nuove vesti stoner, desert rock, etniche ricoprono brani in precedenza blues o psichedelici.

Kdcobain.it: Consci delle difficoltà di approcciarsi alla musica di un vero e proprio mito del rock, e del pericolo di esporsi in impietosi paragoni, i Rainbow Bridge scelgono la strada più saggia e originale: quella di stravolgere le composizioni hendrixiane, iniettando dentro massicce dosi di blues, soul, desert rock, creando un album intenso, godibile, che si lascia ascoltare piacevolmente dall'inizio alla fine.

Ithinkmagazine: Il solo pensiero di volersi mettere in competizione con il maestro sarebbe un puro suicidio, ma la band ne esce alla grande, proprio per la personalizzazione che riesce a dare a questo lavoro, con brani che, seppur suonati milioni e milioni di volte da miriadi di band, e altrettante volte ascoltati da maree di fans, risultano acquisire, nell'esecuzione dei Rainbow, una nuova luce, nuova energia e per questo un plauso gli spetta di sicuro.

Metallized: La band sceglie..di inserire i brani in un contesto contemporaneamente classico...andando a ripescare influenze blues acustiche e classiche, folk, country, psichedeliche, surf..con un approccio che da un lato porta indietro la rivoluzionaria carica “elettrica” di Hendrix..ancorando nuovamente la sua musica alla matrice blues e, dall’altro, ne rivela la modernità assoluta, in niente svilita dal tempo passato.. 

Distorsioni: "James And The Devil" è un album forte dell'umiltà che necessariamente si deve avere quando si affrontano certe montagne, ma che gode anche di una maturità stilistica in grado di rivedere da diverse prospettive quella materia lavica di cui la musica di Jimi Hendrix è composta."

Perkele: ..."James and the Devil" è una vera e propria reinterpretazione, basata sulla ricerca delle radici che stanno alla base del sound di Hendrix e sullo studio di nuove sfumature stilistiche. Il vecchio e il nuovo s'incontrano, si fondono, si completano. L'intensità viscerale con cui viene suonato, completa un disco che nonostante sia definito propriamente un tributo profuma di fresco. Autentici!

Musicalnews: "...'James And The Devil' pare nato dalle più nobili ramificazioni dell’eredità della Jimi Hendrix Experience.
Permane il testo, permane la struttura dei brani, ma definirlo un “tributo” al genio americano prematuramente scomparso rimane perlopiù etichetta, quanto mai riduttiva in casi come questo."

Raw & Wild WebMagazine: Parte dalla Puglia questo ardito trio e macina chilometri per paesi e città dai nomi a volte impronunciabili vantando all’attivo oltre cento esibizioni live che hanno quasi sempre l’aria di essere esperimenti, improvvisazioni, proponendo il repertorio di Hendrix come non si era mai sentito prima..un disco innovativo per una tribute band originale. ”James and the devil” è un album così vintage (dall’artwork al suono) da sembrare maledettamente nuovo!